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Grazie Regione! Grazie Volontari! W le G.E.V. … miglioriamo insieme
Grazie a tutti i volontari GEV! Grazie all’ Assessorato Ambiente della Regione per quella “meravigliosa” L.R.23/89 ! L’ho sempre detto, nel panorama delle Leggi Regionali che hanno istituito la figura della GEV / GAV, quella dell’Emilia-
Con questa Legge è stata accolta una domanda forte dei cittadini, quelli che venti anni fa erano più sensibili o preoccupati insieme a quelli di noi che già allora erano organizzati e già avevano fatto i corsi ed operavano in base alla L.R. 2/77 (Tutela flora e prodotti del sottobosco).
Sono passati 20 anni: è tempo di bilanci! Siamo ben consapevoli delle tante cose buone che noi volontari in collaborazione con la Regione, i Parchi, molte Province, diversi Comuni, l’ARPA e l’Agenzia Regionale per la Protezione Civile, abbiamo fatto.
In questa occasione io credo che possa risultare più utile soffermarci brevemente sul “bicchiere mezzo vuoto”, per cercare insieme di riempirlo:
1) INSIEME PER AFFERMARE I VALORI: i Volontari CI SONO! Ci sono perché hanno scelto di dedicarsi a questa attività “per scelta volontaria” frequentando e superando corsi ed esami impiegativi e paragonabili a quelli riservati ai lavori retribuiti. Ci siamo perché abbiamo acquisito esperienza e competenza nell’attività pratica. Siamo quindi a fianco delle forze di polizia e a fianco degli Amministratori pubblici nel contribuire ad applicare le Leggi e nel perseguire le politiche di tutela ambientale e conservazione della biodiversità. Agli Enti con cui collaboriamo chiediamo altrettanta convinzione e determinazione nel perseguire questi obiettivi comuni. Il Convegno di oggi ha voluto mettere giustamente l’accento sul valore della biodiversità e sulla tutela e sviluppo delle aree protette. Sono argomenti che fanno parte del nostro DNA, obiettivi che perseguiamo quotidianamente… proprio per questo vorremmo che non ci fossero situazioni, certamente marginali ma significative, nelle quali riceviamo “inviti istituzionali” a “non vedere” o a “soprassedere” di fronte ad illeciti ambientali più o meno rilevanti. Per altro verso può capitare che un’area boscata di qualche ettaro, in area urbana, venga rasa al suolo nel contesto di una politica urbanistica “perequativa”… determinando una perdita irreversibile sul fronte della realizzazione di nodi, corridoi e reti ecologiche. Aver vincolato a tutela ecologica quell’area avrebbe contribuito alla diversità biologica ed alla qualità ambientale più di tante segnalazioni e verbali del nostro servizio quotidiano. E’ una questione di “valori” e di “priorità”, di scelte urbanistiche e politiche per le quali non possiamo non chiedere maggiore coerenza. In questa direzione non verrà mai meno il nostro sostegno e la nostra collaborazione.
2) RICONOSCIMENTO DELLA “FIGURA ISTITUZIONALIZZATA” DELLE GEV E DEI RAGGRUPPAMENTI PROVINCIALI COME INTERLOCUTORI AUTOREVOLI: le GEV sono “figlie” di questo Assessorato tanto che la nostra presenza ed attività è identificata dalla L.R. 23/89 con la denominazione “ SERVIZIO REGIONALE DI VIGILANZA ECOLOGICA VOLONTARIA”, questa è la nostra missione e la nostra priorità. Le GEV sono un figura “istituzionalizzata” ed autorevole, sono Agenti di Polizia Amministrativa e Pubblici Ufficiali, sono dotati di un atto di nomina rilasciato dalla Provincia e del Decreto di Guardia Giurata rilasciato dalla Prefettura, sono inoltre obbligatoriamente organizzate in Raggruppamenti Provinciali dotati di un proprio Statuto, di un Regolamento di Servizio e quindi di un rappresentante legale e di cariche sociali. Non esistono altre figure di pari levatura nell’ambito della vigilanza volontaria, eppure spesso alcuni Enti ci mettono allo stesso livello delle guardie ittiche e venatorie volontarie (di Associazioni venatorie, piscatorie o protezioniste) o dei soci di altre associazioni private di volontariato. La stessa L.R. 23/89 promuove i Raggruppamenti Provinciali al rango di unico soggetto di interazione tra gli Enti e le singole guardie e chiama gli stessi, attraverso i rispettivi legali rappresentanti, a discutere e concordare i programmi di lavoro. In questa direzione chiediamo alla Regione un intervento di chiarificazione e di promozione indirizzato alle Province e ai Comuni, finalizzato alla valorizzazione di questa figura -
3) PRIORITA’ ALLE AREE PROTETTE E ALLA TUTELA DELLA BIODIVERSITA’: la GEV è stata una figura nuova nel quadro della vigilanza ambientale e dello stesso mondo del volontariato, una figura che il legislatore voleva prevalentemente impegnata sul versante della tutela e sviluppo della qualità ambientale orientata alla conoscenza e alla difesa di: flora, aree forestale, prodotti del bosco e del sottobosco, fauna selvatica, fauna minore, parchi ed aree protette, abbandono di rifiuti, scarichi nei corsi d’acqua, ecc. In questi 20 anni sono stati fatti i primi corsi di formazione, sono nati i Raggruppamenti Provinciali e le risorse provenienti dalla Regione attraverso le Province si sono rivelati col tempo sempre più insufficienti a coprire le spese di funzionamento e i nuovi corsi, mai hanno consentito le spese di investimento. E’ questa una delle ragioni che ha favorito lo spostamento delle attività verso la Protezione Civile da cui giungeva una maggiore disponibilità di risorse, in particolare per l’acquisto di mezzi ed attrezzature, di cui qui fuori ne vediamo una parte. Oggi, che i Raggruppamenti hanno raggiunto una buona consistenza numerica e svolgono oltre 250.000 ore di servizio, il problema della dotazione di mezzi ed attrezzature non è più eludibile. Abbiamo bisogno di un sensibile adeguamento del contributo Regionale e che una parte dello stesso sia espressamente destinata alle spese di investimento ovvero all’acquisto/rinnovo di automezzi, apparecchi di comunicazione, apparecchi fotografici, gps, binocoli, telemetri, personal computer e stampanti,… Siamo sicuri di trovare la Regione sensibile a questi problemi reali e quindi confidiamo in un impegno concreto in questa direzione.Gattatico RE, 7 Novembre 2009
Valerio Minarelli, Presidente CPGEV Bologna
Economo FederGEV Emilia-